Istituto Comprensivo Piazza De Cupis Roma

Libri fatti a mano

L'associazione Libri fatti a mano e il Comune di Pieve Santo Stefano, da anni organizzano la mostra Libri fatti a mano, raccolta di manufatti eseguiti presso le scuole di ogni ordine e grado. La mostra ha l’intento di valorizzare la realizzazione artigianale dell'oggetto-libro per permettere a bambini e ragazzi di diventare essi stessi artefici del libro ed incentivare quindi la creatività e farli appassionare alla lettura attraverso il fare.

Si vogliono valorizzare i progetti sulla costruzione del libro realizzati nelle scuole (con l'allestimento di una mostra espositiva), e creare, con il pretesto di un concorso, una specifica occasione che stimoli scrittori, illustratori e artisti a realizzare bei libri autoprodotti per bambini e ragazzi e per adulti appassionati.

Veramente numerose le scuole che vi aderiscono. Ogni anno, infatti, vengono esposte centinaia di opere, provenienti ormai da varie regioni italiane. I manufatti, frutto dell'impegno di molti bambini e ragazzi che, dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Secondaria, si cimentano nella costruzione del libro, riescono sempre a stupire per originalità e capacità creativa. Da qualche anno, poi, è sempre più consistente il contributo delle educatrici di Asili Nido che si sperimentano nella costruzione di libri autoprodotti destinati a diventare materiale didattico.

Il valore formativo del documento stampato è insostituibile e attraverso la promozione del libro si pongono le condizioni per un'autentica azione culturale ed educativa.


Quest’anno anche la classe IIIA della scuola M. Pizzicaroli ha visto esposto un proprio libro realizzato a mano anzi … a più mani, dato che è il prodotto di un lavoro collettivo, dopo aver rielaborato la storia LA CITTÁ CHE SUSSURRÒ scritta da J. Elvgren . Notevoli gli apprezzamenti e i complimenti ricevuti , sia dagli organizzatori della mostra che dai visitatori , per il lavoro svolto, che tra l’altro è il risultato finale di un’attività interdisciplinare, durata quasi due mesi, per far riflettere i bambini sulla Shoah e commemorare il Giorno della memoria.

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